MARINO MARINI
Biografia
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1901
Nasce il 27 febbraio a Pistoia.
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1917
Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove frequenta inizialmente il corso di Disegno e di Pittura, poi, dal 1922, il Corso Speciale di Scultura di Domenico Trentacoste.
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1928
Espone per la prima volta alla Biennale di Venezia.
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1929
Lascia Firenze per Milano e visita per la prima volta Parigi, dove ad una collettiva della Galerie Bonaparte presenta il Popolo. Alla II Mostra del Novecento Italiano invia la cera Il prete.
“Concepire una forma per me è accorgersi del colore – visione di colore – animosità della vita – animosità della forma. Ho cercato nel colore l’inizio di ogni idea che doveva diventare qualcosa. Dipingere è mettersi nella poesia del fatto, e il fatto nel fare diventa vero.”
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1930
Subentra ad Arturo Martini nella cattedra di Plastica all’Istituto Superiore delle Arti Applicate di Monza. Soggiorna ancora a Parigi e poi a Londra. Espone quattro opere alla Biennale di Venezia: la Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma acquista la Donna dormiente.
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1931
Vince il terzo premio di scultura alla I Quadriennale Romana. Soggiorna nuovamente a Parigi.
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1932
Tiene due mostre personali a Milano e a Roma, e partecipa alla Biennale di Venezia nella “Mostra degli Italiani di Parigi”: la Galleria d’Arte Moderna di Milano acquista una Bagnante.
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1933
Esegue un rilievo per lo scalone d’onore della V Triennale di Milano e uno per la Mostra della Rivoluzione Fascista di Roma.
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1934
In un viaggio in Germania visita la cattedrale di Bamberg e ha modo di ammirare la statua equestre lapidea di Enrico II, che più tardi dichiarerà essere una fonte per i suoi Cavalieri.
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1935
Alla II Quadriennale di Roma vince il primo premio di scultura di 100.000 lire. Un suo Pugile bronzeo è acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Torino.
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1936
Partecipa alla XX Biennale di Venezia: l’opera maggiore, un Cavaliere in gesso, è aspramente criticato per l’eccessiva stilizzazione arcaista e primitiva.
“L’elemento cavallo e cavaliere è un pretesto per raccontare e immaginare le emotività nell’arte – l’elemento cavaliere subisce e si trasforma attraverso questa immagine poetica.”
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1937
Partecipa alla Exposition Universelle di Parigi dove vince il Grand Prix di Scultura con un Pugile ligneo che entra nelle collezioni dello stato francese.
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1938
Il 14 dicembre sposa Mercedes Pedrazzini.
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1939
Nel dicembre tiene una importante mostra personale alla Galleria Barbaroux a Milano dove, insieme a numerosi ritratti, ripresenta il Cavaliere in gesso della Biennale del 1936 e un nuovo grande cavaliere, il Pellegrino. Il più avveduto collezionismo privato italiano si interessa alla sua opera.
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1940
Espone alla Biennale di Venezia: il Bacco in pietra che sarà, poco più tardi, acquistato dal Museo di Zurigo. Realizza la Pomona con le braccia dietro alla schiena il cui gesso viene acquistato da Emilio Jesi.
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1941
Nel febbraio è nominato “per chiara fama” professore di scultura all’Accademia Albertina di Torino; nel giugno viene trasferito all’Accademia di Brera.
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1942
A dicembre, dopo il bombardamento di Milano che ha causato la perdita di numerose opere, si stabilisce con la moglie a Tenero, nei pressi di Locarno.
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1943
Frequenta Alberto Giacometti, Fritz Wotruba, Germaine Richier e Hermann Haller.
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1944
La sua opera del biennio 1943-44 è oggetto di una raffinata monografia introdotta da filologo Gianfranco Contini. Nell’ottobre espone al Kunstmuseum di Basilea con Arnold D’Altri, Germaine Richier e Fritz Wotruba: la critica svizzera lo considera uno degli esponenti dell’espressionismo scultoreo internazionale.
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1945
La mostra dei quattro scultori è spostata alla Kunsthalle di Berna. Tiene due mostre personali a Basilea e a Zurigo con le opere degli anni svizzeri. Inizia un ciclo di Cavalieri di media dimensione, destinata ad avere un grande successo internazionale.
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1946
Nella primavera torna a Milano, stabilendosi nella casa di Piazza Mirabello, dove avrà anche lo studio. Riprende l’insegnamento all’Accademia di Brera.
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1948
Partecipa, con una sala personale, alla Biennale di Venezia, dove è anche membro della Commissione per l’Arte Figurativa. Incontra il gallerista americano Curt Valentin, che a settembre lo include nella collettiva “Modern International Sculpture” alla Buchholz Gallery di New York.
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1949
Partecipa all’ esposizione “Twentieth Century Italian Art” organizzata al Museum of Modern Art di New York da Luigi Toninelli. Incontra Peggy Guggenheim, che acquista un esemplare in gesso di un Cavaliere, lo fa fondere in bronzo e lo colloca, col titolo L’Angelo della città, nella casa-museo di Ca’ Venier dei Leoni.
“Apri la strada ai giovani, dagli una lunga via, dagli un sole che gli offende gli occhi, la chiusura degli occhi gli darà immaginazione.”
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1950
Da febbraio a marzo soggiorna per la prima volta negli Stati Uniti dove Curt Valentin gli organizza alla Buchholz Gallery di New York la prima esposizione personale, che segna l’inizio della sua fortuna internazionale. Esegue la prima versione del ritratto di Stravinskij. Kaufmann, proprietario della Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright, acquista un esemplare de L’Angelo della città.
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1951
Espone per la prima volta in Inghilterra, all’Hanover Gallery di Erica Brausen e all’ ”Open Air Sculpture Exhibition” di Battersea Park.
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1952
Ottiene il Gran Premio della Scultura alla Biennale di Venezia dove è presente con una mostra personale: le polemiche suscitate dalle sue opere causano la rinuncia da parte del Comune di Milano all’acquisto de Il grande cavallo, che viene comprato dal Museo di Stoccolma. Questo gli apre nuove occasioni espositive a Göteborg, Copenhagen e Oslo, dove nell’anno successivo si terranno sue mostre personali. Espone con Henry Moore e Fritz Wotruba alla Galerie Welz di Salisburgo.
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1953
Acquista il terreno al Forte dei Marmi dove sarà edificata La Germinaia, che diventerà la sua residenza prediletta.
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1954
L’Accademia Nazionale dei Lincei gli conferisce il Premio Internazionale Feltrinelli per la Scultura. Muore alla Germinaia Curt Valentin. Pierre Matisse sarà il suo nuovo mercante.
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1955
Riceve dalla città de L’Aja la commissione per un monumento da collocare al centro di un quartiere di nuova progettazione, che sarà inaugurato nel 1959. In occasione della sua personale al Museo Boymans van Beuningen di Rotterdam la città acquista una versione del Grande Miracolo del 1952 da porre come monumento in memoria delle vittime del nazismo.
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1958
Erica Bruausen lo include in una collettiva dell’Hanover Gallery con Giacometti, Matisse, Moore. Il museo di Monaco di Baviera acquista per le sue collezioni un Grande Miracolo. Palma Bucarelli prevede una sala a lui dedicata nel riallestimento della Galleria nazionale d’Arte Contemporanea di Valle Giulia a Roma.
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1960
Il Germanisches Nationalmuseum di Norimberga acquista un Grande Guerriero.
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1962
Il Kunsthaus di Zurigo gli dedica una importante antologica. Esegue a La Germinaia il ritratto di Henry Moore. Su commissione del mercante svizzero Siegfried Rosengart si reca a St-Paul-de-Vence per realizzare il ritratto di Marc Chagall, rifiutato perché ritenuto offensivamente caricaturale. Partecipa alla mostra Sculture nella città organizzata a Spoleto per il Festival dei Due Mondi.
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1963
La Galleria Toninelli di Milano gli dedica la prima esposizione personale di dipinti. Espone alla Kunsthalle di Basilea con Ernest Calder e Jean Arp: di Arp, nello stesso anno, esegue il ritratto.
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1966
A Roma in Palazzo Venezia viene allestita la sua prima mostra personale in Italia.
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1967
Riceve la commissione per il ritratto di Mies van der Rohee per eseguirlo si reca a Berlino, dove l’architetto lavora al progetto della Nationalgalerie.
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1972
Al Centro Studi “Piero della Francesca” di Milano viene allestita una grande mostra dei suoi ritratti “Personaggi del XX secolo”. In quella occasione riceve la cittadinanza onoraria della città, e dona un cospicuo nucleo di opere, con le quali viene allestito il Museo Marino Marini nella Galleria Comunale d’Arte Moderna. Realizza, su richiesta del soprintendente della Scala Paolo Grassi, la scenografia e i costumi per la Sacre du Printemps di Stravinskij.
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1973
Gianni Agnelli acquista il Miracolo in pietra del 1970 e lo dona al Vaticano per il Museo d’Arte Contemporanrea; alla stessa collezione viene donato il Cavaliere in legno del 1936 della collezione Battiato.
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1974
Il 29 aprile, per volontà del Direttore Luciano Berti e con il sostegno del Soprintendente Nello Bemporad e del sindaco di Firenze Luciano Bausi, un esemplare della Pomona acefala del 1940 viene collocato nella sala del Buontalenti alla Galleria degli Uffizi.
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1976
La Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco gli dedica una sala permanente di sculture e dipinti.
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1978
Viene organizzata una esposizione itinerante di sculture e di pitture nei musei giapponesi. Dona al Museo d’ Arte Moderna di Parigi un Cavaliere in bronzo.
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1979
A Pistoia viene inaugurato il Centro di Documentazione dell’opera di Marino Marini.
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1980
Nella primavera, pochi mesi prima della sua scomparsa, avvenuta nell’agosto, viene ratificata la donazione per costituire a Firenze il Museo Marino Marini.
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1983
È istituita a Pistoia la Fondazione Marino Marini.
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1988
A Firenze viene inaugurato nell’ex-chiesa di San Pancrazio il Museo Marino Marini.